Corso di PITTURA
Dalla testa alle mani. Teoria e pratica nel percorso di creazione
Prof.ssa Damiana Gatti Tutor PCTO e Prof.ssa Erika Cunja Tutor d’aula
OBIETTIVI:
L’obiettivo è quello di avvicinare gli studenti al mondo dell’arte. Soprattutto al mondo delle belle arti nel quale lo scopo è la ricerca del bello. Questo “bello” viene metaforizzato nel tema del foglio. Un tema che accompagnerà tutti e tre gli incontri. Sfumature di significati vedranno uno degli oggetti più complicati del mondo dell’arte, una fonte di ispirazione e creatività. Il foglio come fonte primordiale del creare ma anche stereotipo, oggetto temuto, contenitore di disegni “liberi”. L’obiettivo è accompagnare gli studenti verso il processo del superamento dello stereotipo, del cambio di sguardo e della ricchezza creativa che esso contiene da “vuoto” e da “pieno”.
Tutto questo in DAD: si proporranno attività laboratoriali che coinvolgono gli studenti nel fare tecnologico e digitale e nel fare pratico tecnico-manuale, non solo attraverso strumenti di “belle arti”, ma soprattutto oggetti, soprammobili, cancelleria, stoviglie e stoffe presenti nella propria abitazione.
Tutto può diventare bello, dipende dal nostro sguardo.
Foglio bianco, foglio disegnato, foglio digitale.
COMPETENZE ATTESE:
Studentesse e studenti acquisiranno nozioni teoriche e pratiche relative al mondo dell’arte.
Attraverso l’esperienza si misureranno con il fare proprio dell’artista e con i suoi processi creativi. Attraverso un tema toccheranno varie discipline come la scultura, la grafica, la pittura e la fotografia. Avvicinamento al fare accademico laboratoriale. Acquisizione di una tecnica specifica. Valorizzazione estetica del momento relazionale, visivo, delicato e dedicato alla DAD.
DURATA E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO: il percorso, della durata complessiva di 10 ore, prevede la seguente struttura: un primo incontro da 1.5 ore, 2 ore di lavoro individuale/di gruppo, un secondo incontro da 1.5 ore, altre 2 ore di lavoro individuale/di gruppo, un terzo incontro da 1.5 ore e un incontro conclusivo di 1.5 ore con l’ufficio orientamento, volto ad avere un follow-up in merito alle attività svolte e fornire agli studenti alcune indicazioni sulle prospettive orientative e sulla struttura delle realtà post-diploma. La modalità di erogazione sarà mista e comunicata da Accademia SantaGiulia sulla base delle disposizioni normative vigenti e della disponibilità degli spazi entro il 30 novembre 2021.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’:
Primo incontro (1.5 ore)
La bellezza della carta bianca: introduzione teorica e successivamente laboratoriale della prof. e tutor PCTO Damiana Gatti, affiancata dalla docente Erika Cunja e da uno studente dell’Accademia.
Un foglio non è solo carta: è superficie, spazio, luce, colore e ombra.
Bianco. Un non-colore. Ma anche l’insieme di tutti i colori possibili. Che senso ha fare qualcosa che abbia lo stesso colore di ciò che ha intorno? Come potrà delinearsi una forma o una figura se si confonde con lo sfondo?
“Il bianco ci colpisce come un grande silenzio che ci sembra assoluto”, ci spiega allora Kandinsky. Ecco, il bianco come assenza di suono, come luogo della purezza, luogo del niente o luogo dell’invisibile.
Correva l’anno 1918 quando Kazimir Malevic, pittore russo fondatore del Suprematismo, realizzò una tela impensabile. Un quadrato bianco su fondo bianco.
Si parte per un viaggio andando alla scoperta di sculture di carta. Di solito un foglio bianco è solo un foglio vuoto; scopriremo che ha molto da raccontare (anche al buio).
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La bellezza della carta bianca (Stefano Arienti, Daniele Papuli, Marit Roland, Matt Shlian, Angela Glajcar, Daniel Arsham)
Dopo l’incontro studentesse e studenti (per 2 ore) accompagnati da uno studente dell’Accademia seguiranno una serie di indicazioni e video che li guideranno in esercizi di trasformazione della carta bianca nella realizzazione di una piccola installazione bidimensionale o tridimensionale. Si richiederà fotografia. Materiali richiesti: carta A4 o A3 della classica stampante.
Secondo incontro (1.5 ore)
Il foglio tracciato: incontro laboratoriale e teorico condotto dalla prof. Erika Cunja (tutor d’aula) accompagnata da uno studente dell’Accademia.
A prescindere dalla capacità grafica, più o meno sviluppata, di rappresentare elementi della realtà, per ognuno di noi è possibile tracciare segni sul foglio.
Dagli albori dell’astrattismo ad oggi molti artisti hanno sentito la necessità di staccarsi dal dato reale per orientarsi verso la pura espressione astratta, ricorrendo a diversi espedienti. Chi si è affidato alla materia, chi al colore e chi propriamente al segno, ad un universo di tracce.
Emilio Vedova, così come Antonio Saura, Mark Tobey, Pierre Alechinsky si sono concentrati sulle innumerevoli possibilità di imprimere sulla carta la propria “impronta”, scegliendo un tratto distintivo, personale, non riconducibile alla realtà.
Da cosa può dipendere il tratto? Dalla pressione, dalla diluizione del materiale utilizzato per tracciare, dagli strumenti, dalla direzionalità, dalla velocità con cui imprimiamo un segno. Molte sono le variabili, anche soffermandoci sull’abituale spazio domestico, che, senza rendercene conto, può diventare un universo in potenza d’ispirazione.
I ragazzi sono chiamati a sperimentare tracce, segni, impronte diverse, senza mai ricorrere a forme stereotipate. Dalla prima fase di ricerca grafica, tratto dopo tratto, verrà richiesta la realizzazione di una composizione astratta, accostando in modo assolutamente personale i segni prima individuati.
L’accostamento di particolari tipologie di tratto e l’ingombro dello spazio stesso del foglio possono distinguere una composizione dall’altra.
Per l’attività prevista (per 2 ore), affiancati dallo studente dell’Accademia, è consigliabile utilizzare la china nera, facilmente reperibile, su fogli bianchi (di grammatura più pesante rispetto al semplice foglio da stampante).
Nell’impossibilità di acquistare il materiale indicato si possono utilizzare fogli disponibili in casa e del caffè.
Terzo incontro (1.5 ore)
Il bello in diretta: l’ultimo incontro viene condotto dalla docente Damiana Gatti, che guida gli studenti nella realizzazione di un grande mosaico digitale di gruppo, con la partecipazione della docente Erika Cunja e dello studente dell’Accademia.
Uno degli aspetti della fantasia nasce da relazioni per affinità visive, o di altra natura.
Questo particolare caso della fantasia ci induce a considerare come ogni cosa può essere vista anche in altri modi. Un altro aspetto è il cambio di funzione: si prende una cosa che serve per una precisa funzione e la si usa per una funzione diversa. Lo schermo a mosaico del nostro pc può diventare una tela, un foglio, uno spazio in cui sperimentare e dare sfogo alla propria creatività, non solo uno strumento attraverso il quale ascoltare. La creatività va stimolata, ma come?
Inventando “giochi” attraverso i quali i ragazzi possono imparare sempre qualcosa di nuovo, impadronirsi di tecniche per loro inedite e capire le regole del linguaggio visivo. L’oggetto diventa qualcos’altro. L’insieme dei nostri schermi a mosaico creano un vero e proprio mosaico cromatico che può essere statico se fotografato o dinamico/vivo se trasformato in video. La fotocamera e gli oggetti quotidiani possono diventare strumenti artistici, la fatica sta nel saperli vedere come tali e valorizzarli. Gli esiti finali sono molto simili a quadri astratti, patchwork (coperte della nonna), elaborati di video painting e di video arte.
Incontro con l’Ufficio Orientamento (1.5 ore)
Come funziona il mondo della formazione post diploma? L’ufficio orientamento si mette a disposizione degli studenti per dialogare sulle professioni dell’arte e i diversi percorsi che permettono di formarsi in questo settore, con un focus sull’offerta formativa di Accademia SantaGiulia.
SOFT SKILLS SOLLECITATE DAL PERCORSO:
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Capacità di comunicare costruttivamente in ambiti diversi
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Creatività, fantasia, immaginazione
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Capacità di trasformare le idee in bellezze
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Capacità di riflessione critica e costruttiva
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Capacità di riconoscere e realizzare le opportunità di valorizzazione personale, sociale o commerciale mediante le arti e le altre forme culturali
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Curiosità nei confronti del mondo, apertura per immaginare nuove possibilità e sguardi
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Capacità di impegnarsi in processi creativi sia individualmente che collettivamente.
Accademia di belle arti di Brescia SantaGiulia è un’Istituzione di Alta Formazione nel settore delle arti e, essendo parte integrante del sistema Universitario, rilascia diplomi accademici equivalenti alle lauree di I e di II livello. I corsi attivi, di I e di II livello, fanno capo a 9 Scuole: Grafica, Decorazione (indirizzi Decorazione Artistica e Interior Design), Pittura, Scultura, Scenografia, Web e Comunicazione d’impresa, Nuove Tecnologie dell’Arte, Didattica dell’Arte per i musei e Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico.
Ufficio Orientamento: orientamento@accademiasantagiulia.it, 030/383368 interno 4, 3371451551.